Titolo : Il Padrino – Il Padrino
Tipo : Drammatico
Anno di produzione : 1972
Cast: Marlon Brando – Don Vito Corleone ;attore statunitense , nel 1973 ha ricevuto il premio come miglior attore al Premio Oscar per il film Il padrino. Dal 1952 al 1973 Marlon Brando ha vinto 5 premi: David di Donatello (1958), Festival di Cannes (1952), Golden Globes (1973), Premio Oscar (1955, 1973).
Al Pacino – Michael; attore statunitense, nel 2011 ha ricevuto il premio come miglior attore miniserie o film tv al SAG Awards per il film You Don’t Know Jack. Dal 1973 al 2011 Al Pacino ha vinto 9 premi: David di Donatello (1973, 1974), Festival di Venezia (1994), Golden Globes (1974, 1993, 2004), Premio Oscar (1993), SAG Awards (2004, 2011). James Caan – Sonny ; Richard S. Castellano – Clemenza ; Robert Duvall – Tom Hagen: attore statunitense, nel 2009 ha ricevuto il premio come miglior attore al Torino Film Festival per il film Get Low. Dal 1980 al 2009 Robert Duvall ha vinto 11 premi: Emmy Awards (2007), Festival di Venezia (1981, 1985), Golden Globes (1980, 1984), Premio Oscar (1984), SAG Awards (1999), Torino Film Festival (2009).
Tempo di percorrenza: 175 min
Director: Francis Ford Coppola: American actor, director, producer, executive producer, writer, screenwriter, editor, musician. In 2011 he received the Academy Award for Lifetime Achievement. From 1971 to 2011 Francis Ford Coppola won 9 awards: Venice Festival (1992), Golden Globes (1973, 1980), Oscar (1971, 1973, 1975, 2011).
Trama : New York, 1945: il padrino della famiglia Corleone, Vito Corleone, rappresenta il più potente e rispettato leader mafioso italo-americano della città. Immigrato siciliano, si è guadagnato negli anni autorevolezza e stima, dopo aver agito per anni nel racket sindacale e nella gestione del gioco d’azzardo illegale. L’organizzazione comprende Santino detto Sonny, primogenito inaffidabile, Fredo, secondogenito ingenuo, e soprattutto Tom Hagen, suo figliastro, brillante avvocato e braccio destro. Il boss offre generosamente protezione a tutti coloro che chiedono un favore, ma che ovviamente deve essere ricambiato con totale lealtà e dedizione assoluta. Al termine del matrimonio della figlia Connie, Corleone riceve un trafficante di droga piuttosto pericoloso: si tratta di Virgil Sollozzo, chiamato da tutti “il Turco”, affiliato a una delle cinque famiglie mafiose della Grande Mela, la famiglia Tattaglia : Il turco chiede a Don Vito protezione e sostegno economico per dar vita ad un traffico di sostanze stupefacenti di enorme portata. Il rifiuto della richiesta innesca una guerra tra la famiglia Corleone e la famiglia Tattaglia: una guerra di rappresaglie e attacchi che coinvolgono non solo i vertici, ma anche i membri meno importanti.
Ferito gravemente anche don Vito Corleone. Quando Michael Corleone, figlio del boss fino ad allora non coinvolto negli affari criminali del clan, viene a sapere che la vita del padre è in pericolo, convince Santino, il fratello che ha assunto provvisoriamente il comando, a fissare un incontro con il turco per ucciderlo in un ristorante. A questo punto il giovane lascia gli Stati Uniti e torna in Sicilia. Michael incontra Apollonia e se ne innamora, decidendo di sposarla: poco dopo, però, la ragazza viene uccisa in un attacco esplosivo a base di TNT, dal quale riesce a scappare accidentalmente. Le cose non vanno meglio a New York, dove Sonny, attirato in un’imboscata, viene ucciso senza molta pietà. Intanto don Vito si è ripreso ed è tornato in salute, organizza un incontro con tutti i capi delle più importanti famiglie mafiose della città per raggiungere un compromesso e stabilire una tregua. Nel corso dell’incontro viene precisato che i boss possono vendere droga, purché rispettino determinate regole precise: nel caso queste regole non venissero seguite, sarà inevitabile una nuova faida. Don Vito, inoltre, in cambio dell’assicurazione per la sicurezza e la pace del figlio Michael, si impegna a proteggere l’affare legato alla droga che sta per iniziare. Così Michael può tornare negli Stati Uniti e prendere il controllo della famiglia di Sonny. Mentre suo padre sceglie di ritirarsi a vita privata, affidandogli il comando di tutti gli affari, sposa Kay Adams e ha un figlio, Anthony Vito.
Don Vito morì nel 1954: poco dopo i capi delle altre famiglie mafiose proposero a Michele di stipulare un nuovo accordo. Michael, però, non cade nella trappola e, coraggiosamente e inaspettatamente, anticipa gli altri leader, facendo uccidere tutti coloro che lo hanno tradito, a cominciare da Tessio, il capo del regime, e Carlo Rizzi, suo cognato e marito di Connie, che anni prima era stata responsabile del tradimento di Santino. Carlo viene strangolato, per ordine di Michele, da Pietro Clemenza, tutore mafioso e padrino di Santino. La famiglia Corleone, dunque, ha vinto la guerra: una volta ripreso il potere su tutta la città, può prepararsi al trasferimento a Reno e Las Vegas, dove il gioco d’azzardo, da tempo terreno di gioco privilegiato della famiglia, si sta addirittura espandendo in maniera apparentemente modo legale.
Curiosità: La celebre colonna sonora è stata composta da Nino Rota.
L’American Film Institute ha collocato la pellicola al secondo posto nella classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi e per la rivista Empire è al primo posto nella lista dei 500 film più belli di sempre.
All’uscita nelle sale sorpassò gli incassi del famosissimo Via col vento. Vinse 3 premi Oscar: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura non Originale e Miglior Attore Protagonista a Marlon Brando, che rifiutò di ritirare il premio in segno di protesta contro le discriminazioni delle minoranze.
Frasi celebri: Don Vito Corleone (Marlon Brando): Un giorno, e non arrivi mai quel giorno, ti chiederò di ricambiarmi il servizio, fino ad allora consideralo un regalo per le nozze di mia figlia.
Don Vito Corleone: Perché un uomo che sta troppo poco con la famiglia non sarà mai un vero uomo.
Don Vito Corleone: Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare.
